Minima Cardiniana 364/2

Minima Cardiniana 364/2

Domenica 6 febbraio 2022
San Tito, V Domenica dopo l’Epifania

VENTI DI GUERRA TRA MOSCA E KIEV
MANLIO DINUCCI
LA BLACKWATER È NEL DONBASS COL BATTAGLIONE AZOV
La telefonata tra il presidente Biden e il presidente ucraino Zelensky “non è andata bene”, titola la Cnn: mentre “Biden ha avvertito che è praticamente certa l’invasione russa in febbraio, quando il terreno gelato rende possibile il passaggio dei carrarmati”, Zelensky “ha chiesto a Biden di abbassare i toni, sostenendo che la minaccia russa è ancora ambigua”. Mentre lo stesso presidente ucraino assume un atteggiamento più prudente, le forze armate ucraine si ammassano nel Donbass a ridosso dell’area di Donetsk e Lugansk abitata da popolazioni russe. Secondo notizie provenienti dalla Missione di monitoraggio speciale dell’OSCE in Ucraina, oscurate dal nostro mainstream che parla solo dello schieramento russo, sono qui posizionati reparti dell’Esercito e della Guardia Nazionale ucraini per l’ammontare di circa 150 mila uomini. Essi sono armati e addestrati, e quindi di fatto comandati, da consiglieri militari e istruttori Usa-Nato. Continua a leggere “Minima Cardiniana 364/2”

Minima Cardiniana 364/3

Minima Cardiniana 364/3

Domenica 6 febbraio 2022
San Tito, V Domenica dopo l’Epifania

E INTANTO, IN AFRICA…
MARINA MONTESANO
DAL FRONTE UCRAINO A QUELLO SUB-SAHARIANO È UN PASSO…
L’agitazione sul fronte ucraino ne nasconde un’altra che non dovremmo considerare meno grave e che ha, almeno in parte, gli stessi protagonisti. È tuttavia meno visibile e infatti i giornali non ne hanno parlato poi molto, o almeno non con analisi approfondite, seppur con eccezioni importanti, come l’articolo apparso sul “Manifesto” a fine agosto (Jihad e mal di Francia sul fronte del Sahel) o quello di domenica 6 febbraio su “Il Sole – 24 Ore” (Macron in difficoltà sogna un New Deal per stabilizzare l’Africa). I protagonisti in questione sono la Russia e la Francia, in lontananza la Cina e gli Stati Uniti, volendo anche l’Unione Europea, che tuttavia appare sempre più defilata e incerta. Abbiamo visto che, al suo interno, Macron sembra il presidente più coinvolto nella diplomazia e nelle trattative con Putin per l’impasse sul fronte ucraino. Certo, Macron ha le elezioni che lo minacciano, e la politica estera è certamente l’ambito nel quale può portare a casa un risultato inarrivabile – per ovvie questioni di ruolo – per i suoi rivali interni. Allo stesso tempo, mentre si espone per la via diplomatica sul fronte euro-orientale, Macron ha in sospeso con la Russia un fronte per lui più importante, ossia quello del Sahel, dove la presenza dei militari francesi è vista con sempre maggiore insofferenza, e pian piano la Russia con le milizie paramilitari Wagner, e la Cina con l’addestramento degli eserciti e l’aiuto economico, guadagnano sempre più terreno, mentre neppure la Turchia sembra intenzionata a restare a guardare, visti i suoi forti interessi nella vicina Libia e in tutto il mondo dell’Africa mediterraneo. Continua a leggere “Minima Cardiniana 364/3”

Minima Cardiniana 362/3

Minima Cardiniana 362/3

Domenica 23 gennaio 2022, Santa Emerenziana

SI VIS BELLUM, PARA PACEM
L’articolo di Manlio Dinucci sembrerebbe dimostrare alla perfezione il rovesciamento dell’antica massima latina, che molti pacifisti hanno modificato con un generoso ma purtroppo non granché realistico Si vis pacem, para pacem. In realtà tuttavia la superpotenza della quale la nostra Europa si ostina a restare vassalla non sta facendo nemmeno quello: semmai, da buona pseudopacifista, la sua tragica contromassima è il Si vis bellum, loquere de pace. Non è la prima volta, nella storia, che i peggiori bellicisti blaterano di pace. Ormai, però, il gioco dovrebb’essere chiaro. Qui non siamo per nulla davanti a lupi travestiti da agnelli. L’Europa e il Mediterraneo stanno fiorendo di fiori avvelenati: tali i missili a testata nucleare che Dinucci lucidamente indica ed enumera. Biden e la sua cricca preparano cinicamente la loro politica aggressivo-ricattatoria accusando sistematicamente i loro avversari rei soltanto di adottare misure difensive; USA e alleati-servi si muovono liberamente in tutto il mondo, ma accusano il governo russo di dislocare le sue truppe sul territorio di cui esso è sovrano. Saremmo alla comica finale, se soltanto fosse comica. Ma non lo è; e questa gente non è nemmeno degna dell’epiteto di lupo, nobilissimo animale. Siamo alla pagina delle iene travestite da agnelli. Con molte scuse alle iene, brave bestie anche loro, per il paragone aberrante. Continua a leggere “Minima Cardiniana 362/3”